Il viaggio continua. In questo atto secondo, Daniele Kihlgren torna sugli anni giovanili, i conflitti in famiglia, in società, il lutto per la morte del fratello, di tanti amici, di troppi amici. La sofferenza diventa esperienza. L’esperienza diventa esplorazione. Che prende strade diverse. Esplorazione come ribellione, come rifugio per placare i ricordi, come cibo per chiudere i buchi interiori. Esplorare significa droga – di ogni tipo; significa sesso – in qualsiasi modo. Diventa anche abbrutimento, vissuto però come un’avventura in un mondo che non potrebbe essere più distante da quello delle sue origini. Da bimbo buono e bello a rompicoglioni tossicodipendente. Dal cilicio e dall’esercizio delle privazioni all’abisso della dissoluzione. L’esplorazione confluisce nel viaggio. L’Africa come meta, punto di arrivo e partenza di nuovi progetti, fra lo scetticismo del mondo. In moto con un amico o da solo, Daniele viene accolto, nutrito, arrestato, minacciato, accudito, liberato. In un caleidoscopio di colori, di gente, di odori, da cui l’autore è attratto e, quasi come in un ossimoro, trae linfa vitale malgrado venga prosciugato, tra malattie e malesseri. Da qui partono e continuano i suoi progetti, di Assicurazione sanitaria e di un piccolo ospedale per le partorienti, in un costante ciclo del dare e avere che rappresenta, per lui, l’essenza prima e ultima del suo andare.
amore A piccoli passi baldini baldini castoldi basket calcio Camerata Neandertal castoldi cinema Confessioni audaci di un ballerino di liscio cucina delitto donne Duellanti Esercizi preparatori alla melodia del mondo gialli giallo guerra Imprimatur In diretta Italia La bambina nel buio La piuma lavoro Le lupe Linus mafia Malaparte. Morte Come Me medicina Milano moda musica Musica infedele & inchiostro simpatico noir omicidio Peanuts politica rinascimento romanzo scienza Sempre più vicino serial killer sport thriller thriller storici