Un reportage alla Michael Moore nel mondo delle imprese recuperate, tra le vite di lavoratori «scartati» dalla globalizzazione che si sono reinventati un futuro sostenibile.
Succede sempre più spesso che multinazionali chiudano da un giorno all’altro, che aziende falliscano. E i lavoratori? Si disperano e poi si rassegnano, ma a volte reagiscono, si riuniscono in cooperativa, rilevano la ex azienda fallita e investono i Tfr per rilanciarne la produzione. Una sfida economica e anche un cambio di paradigma, per chi da dipendente si reinventa imprenditore. Eppure, queste storie funzionano.
C’è un universo sorprendente di «resistenze operaie», fra Italia, Europa e America Latina, e questo libro le racconta. Dai greci che autogestiscono la Tv di Stato smembrata dal governo Samaras, ai francesi della Thé et infusion che producono tisane sfidando la multinazionale Lipton; dalle ex officine dei treni notturni di Tiburtina – dedite alla riconversione ecologica di mobili ed elettrodomestici – alla Fenix Pharma di Pomezia, unica cooperativa che sfida con successo le multinazionali del farmaco.
Un romanzo operaio con i dati di un saggio economico, che ci fa capire come per correggere le storture del libero mercato bisogna ripartire dalla produzione, dalle vite reali e dall’amore per il lavoro, perché prima di tutto vengono le persone.