Monesiglio, alta Langa, tra il 1938 e i primi anni Sessanta. Nuccia narra la vicenda drammatica della sua famiglia, segnata dal suicidio del padre. In conseguenza di quel gesto la madre impazzisce e viene ricoverata in manicomio, mentre i bambini sono «adottati» in famiglie diverse.
Arriva la guerra e Luigi, il fratello più grande di Nuccia, diventa un partigiano temuto, tanto che alla fine del conflitto dovrà lasciare il paese per evitare vendette, mentre sua sorella Netta sposa un ricco possidente; purtroppo l’uomo rivelerà un carattere cattivo e la giovane finirà con il togliersi la vita. Nuccia, dal canto suo, entra nella filanda e si occupa di far studiare Renzo, il fratellino più piccolo. Nume tutelare della famiglia è la vecchia nonna, punto di riferimento per i nipotini «dispersi».
Pecore matte è una saga famigliare, una narrazione accorata di infanzie tradite che si intreccia con la Storia. La vita di paese, la guerra, la fabbrica, la Resistenza, il lavoro in campagna, la scoperta della sessualità compongono un universo raccontato magnificamente dalla grande scrittricemaestra.