Prendi tre amiche, aggiungi buon cibo e ottimo vino, amalgama con cura
Cosa possono avere in comune una foodblogger imprigionata nel corpo di un avvocato (Tessa), una giornalista di moda sovrappeso con l’ossessione della dieta (Agata) e una bio-donna integralista del km zero (Cecilia)? Niente, se non la loro amicizia e la passione per la cucina e per lo starsene a casa il venerdì sera stordendosi di chiacchiere. I loro ritrovi sono qualcosa di più di una semplice cena tra amiche a parlare di tizi carini, fidanzati immaginari, capi idioti, sesso insoddisfacente, dipendenza da social network, chili da perdere. Con questo genere di amiche non si prendono tè pomeridiani per ostentare regole di bon ton e servizi di porcellana. No, con queste amiche ci si incontra a cena, si esagera con il vino e ci si racconta la vita. Anche quella precaria, lavorativa e sentimentale. Soprattutto quella precaria, perché se la ricetta per stare al mondo è aggiornare i propri sogni e non prendersi troppo sul serio, meglio aggrapparsi ai punti fermi, godersi l’amicizia e una cena da condividere con chi la sa apprezzare.