In casa Stucchi-Lanzone il potere economico è un’eredità femminile: da cinque generazioni la donna più forte e volitiva gestisce l’impresa di costruzioni di famiglia con polso inflessibile. Finché Francesca, l’ultima delle eredi, non incontra Riccardo, misterioso uomo d’affari del Sud: l’uomo sbagliato. Sposato, come lei. E troppo diverso. Per ambiente, storia, tradizioni, etica.
Fermarsi è difficile. Impossibile. Ogni volta sono lacrime e sofferenza, sesso e desiderio, bisogno di abbandono e paura di lasciarsi andare. Ma per quanto tempo si può giocare mantenendo il controllo della partita?
Una storia torrida che entra nella pelle con la dolcezza di una canzone d’amore. Musica e tessuto narrativo sfumano una nell’altro: dove non arrivano le parole, arrivano le canzoni. Perché, come diceva François Truffaut, «le canzoni d’amore sono stupide; e più sono stupide, più sono vere».