In che modo si compie il destino di ciascuno di noi? E quanto peso hanno il talento, l’allenamento, l’intuizione, il caso, nella definizione della traiettoria che prenderà la nostra vita? In questo caldo e spiazzante racconto di formazione, un ragazzo nato per correre decide, contro ogni previsione, di fare il portiere, sbaragliando tutte le certezze, gli schemi e le statistiche degli adulti, come il suo professore: meticoloso, attento, ma anche disposto a lasciarsi sorprendere. Ed è con leggerezza e saggezza che quel ragazzo diventa grande nel momento più importante della sua carriera: quando da un calcio di rigore dipende la vittoria o la sconfitta della sua squadra. Una storia, questa, che ci parla di sport come metafora di qualcos’altro – una sequela di intuizioni, forse, o una sorta di incanto – e lo fa con la precisione e il calore della sua scrittura, attraverso uno sguardo prismatico che scompone la realtà e la ricompone per farne un racconto. Hanno scritto di Invernale, finalista al Premio Strega: Dario Voltolini è un grande scrittore, c’è poco da fare. SANDRO VERONESI Ho visto Voltolini maneggiare nelle sue storie quasi tutte le circostanze umane. Per farlo ha un solo attrezzo che si è costruito da sé. Nessun altro ce l’ha. DAVIDE LONGO Dario Voltolini si conferma una delle voci più interessanti del nostro panorama letterario. Il rigore emotivo è la sua grande cifra. ROMANA PETR
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