È morto Alessandro Leogrande, uno dei migliori in Italia, una intelligenza fertile e febbrile, un ragazzo che non aveva paura di essere adulto e viceversa, uno che ha saputo guardare dove era difficile guardare (il caporalato in Puglia, la migranza, i desaparecidos), uno che non ha mai smesso di aprire il suo e il nostro orizzonte, uno che sapeva ascoltare e restituire, un uomo che aveva fede nel suo essere uomo fra gli uomini.
È una delle voci del libro corale, CHE COSA HO IN TESTA. Immagini di un mondo in cui valga la pena. Non è un caso che rispose, a suo tempo, felice di partecipare all’avventura. E noi lo salutiamo. E per sempre lo sapremo accanto.
Alberto Rollo e gli amici di Baldini & Castoldi